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\section{Probabilità condizionata e indipendenza}
La probabilità, che è per definizione il grado di fiducia del verificarsi di un evento, deve essere flessibile a informazioni aggiuntive accumulate nel corso dell'esperimento aleatorio.
Per questo motivo introduciamo la \emph{probabilità condizionata}, che assimila l'informazione data dal verificarsi di un certo evento.
Questo consentirà anche di parlare di \emph{eventi indipendenti}, ovvero che non si influenzano tra di loro.
Infine studieremo le proprietà di questi due nuovi concetti, che permetteranno di enunciare alcuni teoremi e formule molto utili nello studio e nell'applicazione pratica della probabilità.
\subsection{Probabilità condizionata}
\begin{defn}\label{prob-condizionata}
\index{probabilità!condizionata}
Sia $\Dom$ uno spazio di probabilità, $A, B \in \Ac$ con $\PP(B) > 0$. \\
Definiamo la \textbf{probabilità di $A$ condizionata da $B$} come:
$$\PP(A|B) \coloneqq \frac{\PP(A,B)}{\PP(B)}$$
\end{defn}
Siano due eventi $A$ e $B$ di cui si scoprono gli esiti in tempi separati, prima $B$ poi $A$.
Come si può ricalcolare la probabilità di $A$ una volta venuto a conoscenza del risultato di $B$?
\begin{table}[H]
\centering
\begin{tabular}{|l|l|l|}
\hline
\textit{A priori} & \textit{In medias res} & \textit{A posteriori} \\ \hline
$\PP(B)$ & $B$ & $B$ \\ \hline
$\PP(A)$ & $\PP(A|B)$ & $A$ oppure $A^C$ \\ \hline
\begin{tabular}[c]{@{}l@{}}All'inizio si può\\ solo predire l'esito\end{tabular} & \begin{tabular}[c]{@{}l@{}}Se si verifica $B$ si\\aggiornano le probabilità\end{tabular} & Alla fine è noto l'esito \\ \hline
\end{tabular}
\label{prob-cond}
\end{table}
\subsubsection{Interpretazioni modellistiche}
\begin{itemize}
\item \textbf{Interpretazione soggettivistica}: \\
\textit{A priori} si considera tutto $\Omega$. Considerato un suo punto questo può essere all'interno di $A$, $B$, in $A \cap B$, oppure in $(A \cup B)^C$.
$$ \PP(A) = f_r(A) = \frac{\#A}{\#\Omega} \quad \text{e} \quad
\PP(B) = f_r(B) = \frac{\#B}{\#\Omega}$$
\needspace{3\baselineskip}
Se \textit{in medias res} si viene a conoscenza che si verifica $B$, allora l'insieme $B$ diventa il ``nuovo'' $\Omega$, quindi bisogna \emph{aggiornare} il valore della probabilità di $A$:
$$
\PP(A|B) = \frac{\#(A \cap B)}{\#B} = \frac{\#(A \cap B)}{\#\Omega} \cdot \frac{\#\Omega}{\#B} = \frac{\PP(A,B)}{\PP(B)}
$$
\begin{figure}[H]
\centering
\def\firstcircle{(0,0) circle (1.2cm)}
\def\secondcircle{(-35:1.5cm) circle (1.2cm)}
\def\drect {(-1.5,-2.5) rectangle (3,1.5)}
\begin{tikzpicture}
\tikzset{
hatch distance/.store in=\hatchdistance,
hatch distance=10pt,
hatch thickness/.store in=\hatchthickness,
hatch thickness=2pt
}
\begin{scope}[fill opacity=0.5]
\fill[lightblue] \firstcircle;
\fill[darkgreen] \secondcircle;
\end{scope}
\draw \drect node[below left] {\huge $\Omega$};
\draw[line width=0.50mm] \firstcircle node[above left] {\huge $A$};
\draw \secondcircle node [below right] {\huge $B$};
\begin{scope}[shift={(5cm,0cm)}]
\fill[mark=none,
domain=-5:1,
samples=100,
pattern=flexible hatch,
hatch distance=5pt,
hatch thickness=0.5pt,
draw=gray,
pattern color=gray] \drect;
\fill[white] \secondcircle;
\end{scope}
\begin{scope}[shift={(5cm,0cm)}, fill opacity=0.5]
\fill[lightblue] \firstcircle;
\fill[darkgreen] \secondcircle;
\end{scope}
\begin{scope}[shift={(5cm,0cm)}]
\draw \drect node[below left] {\huge $\Omega$};
\draw \firstcircle node[above left] {\huge $A$};
\draw \secondcircle node [below right] {\huge $B$};
\draw [line width=0.50mm, domain=-87.5:17] plot ({1.2*cos(\x)}, {1.2*sin(\x)});
\draw [line width=0.50mm, domain=93.5:195] plot ({1.2*cos(\x)+1.229}, {1.2*sin(\x)-0.860});
\end{scope}
\end{tikzpicture}
\end{figure}
Scoprendo che è avvenuto $B$ si escludono automaticamente tutti gli eventi che non sono in $A \cap B$. La probabilità condizionata cambia il dominio da $\Omega$ a $B$ e considera possibili solo gli eventi nell'intersezione.
\item \textbf{Interpretazione frequentista}:\\
Ripetendo $n$ volte (con $n \to +\infty$) l'esperimento:
$$\PP(A|B) \approx \frac{f_r(A,B)}{f_r(B)} = \frac{\PP(A,B)}{\PP(B)}$$
Infatti vale la seguente relazione con le frequenze\footnote{Si ricorda che con $F$ si indica la \emph{frequenza assoluta}, mentre con $f_r$ la \emph{frequenza relativa}.}:
$$\PP(A) \approx f_r(A) = \frac{F(A)}{n} \quad \text{e} \quad
\PP(A,B) = \frac{F(A,B)}n $$
\end{itemize}
Analizzando i casi degeneri, quando $A$ e $B$ sono disgiunti o $B$ è un sottoinsieme di $A$:\\[-8pt]
$$A \cap B = \varnothing \; \implies \PP(A|B) = 0 \quad \text{e} \quad
B \subseteq A \; \implies \PP(A|B) = 1$$
\subsection{Indipendenza di eventi}
\begin{defn}
\index{indipendenza!di eventi}
Dati $A, B \in \Ac$, essi si dicono \textbf{eventi indipendenti} (e si scrive $A \indep B$) se $\PP(A,B) = \PP(A) \cdot \PP(B)$.
\end{defn}
La definizione è intuitivamente giustificata: dati $A,B$ tali che $\PP(B) > 0, \; \PP(A) > 0$, per la definizione di proprietà condizionata:
$$\PP(A,B) = \PP(A) \, \PP(B) \iff \begin{cases}\PP(A|B) = \PP(A) \\ \PP(B|A) = \PP(B) \end{cases}$$
In altre parole, i due insiemi non influenzano le rispettive probabilità condizionate, come ci si aspetta da due eventi indipendenti.
Si noti inoltre che indipendenza e incompatibilità (intersezione vuota) \textit{non} sono sinonimi.
\textbf{Casi degeneri} ($\PP(A) = 0$ oppure $\PP(B) = 0$):
\begin{itemize}
\item $A$ improbabile: $A \indep B \quad \forall B \in \Ac \quad (\PP(A) = 0$)
\item $A$ quasi certo: $A \indep B \quad \forall B \in \Ac$.
Infatti $\PP(B) = \PP(B,A) + \PP(B,A^C)$, ma $\PP(B,A^C) = \PP(A^C) = 0$.
\end{itemize}
\bigskip
\begin{ese}
Si pesca una carta da un mazzo di salentine\footnote{Mazzo tradizionale composto da 40 carte.
I semi sono tarante, zappe, lecci e brocche; le figure sono fante, asino e santo}. Si definiscono quindi gli eventi:
$$A = \{\text{esce zappe}\} \quad \text{e} \quad
B = \{\text{esce Santo}\}$$
In termini probabilistici questo significa che:
$\Omega =$ \{Mazzo di salentine\},
$\#\Omega = 40$,
$\Ac = 2^\Omega$.
Se $\PP$ è uniforme su $\Ac$, allora $p_\omega = \frac{1}{40} \ \forall \omega \in \Omega$.\\
Quindi, calcolando le probabilità dei due eventi e facendone il prodotto possiamo mostrarne l'indipendenza:
\begin{align*}
\PP(A) &= \frac{\#A}{\#\Omega} = \frac{10}{40}, \quad \PP(B) = \frac{\#B}{\#\Omega} = \frac{4}{40}, \quad \PP(A,B) = \frac{\#(A \cap B)}{\#\Omega} = \frac{1}{40}\\[6pt]
&\implies \PP(A,B) = \PP(A)\PP(B) \implies A \indep B
\end{align*}
\end{ese}
\medskip
\begin{ese}[lanciati due dadi, calcolare la probabilità che la somma sia 3] \ \\
%E la soma?
%Pepperidge farm remembers (Br1)
Si definisce lo spazio campionario $\Omega = \{1, \, \dots, \, 6\}^2$ e gli eventi $A$ = \{esce $x$ sul primo dado\} e $B$ = \{esce $y$ sul secondo dado\}. \\
Gli eventi $A$ e $B$ sono indipendenti e con probabilità $\frac{1}{6}$, quindi la probabilità dell'atomo è $\frac{1}{36}$. Gli atomi il cui risultato è $3$ sono rispettivamente $(1,2)$ e $(2,1)$; possiamo quindi calcolare la probabilità della somma:
$$\PP(\text{somma} = 3) = \frac{\#(\text{somma} = 3)}{\#\Omega} = \frac{2}{36} = \frac{1}{18}$$
\end{ese}
\medskip
\begin{teo}[indipendenza e complementarità \JPTh{3.1}]
$$A \indep B \iff A \indep B^C \iff A^C \indep B \iff A^C \indep B^C$$
\end{teo}
\begin{dimo}\belowdisplayskip=-13pt
Si dimostra che $A \indep B \implies A \indep B^C$, poi il resto è una banale applicazione della complementarità.
\begin{align*}
\PP(A, B^C) &= \PP(A) - \PP(A, B) = \PP(A) - \PP(A)\,\PP(B)\\
&=\PP(A)\,(1-\PP(B)) = \PP(A)\, \PP(B^C)
\end{align*}
\qedhere
\end{dimo}
\medskip
\begin{ese}[lancio di due monete] \ \\
Definito $\Dom$ spazio di probabilità, $\Omega$ = ``Non ve lo dico''\footnote{Questa brillante provocazione dell'esimio prof. Gregoratti, citata testualmente, ci ricorda che la probabilità non dipende direttamente dall'insieme degli atomi $\Omega$, bensì dalla probabilità sugli eventi della $\sigma$-algebra $\Ac$.
Non è dunque necessario avere informazioni sul dominio.
Così tanto significato in così poche parole.},
$\Ac \subseteq 2^\Omega$, $\Ac = \sigma(T_1, T_2)$ Dove $T_k$ è testa al lancio $k$.
Qual è la probabilità su $\Ac$?
$$\begin{cases}\PP(T_1) = \PP(T_2) = \frac{1}{2} \\ T_1 \indep T_2 \end{cases}$$
\end{ese}
\lezione{4}{16.03.17}
\subsubsection{Famiglie di eventi indipendenti}
\begin{defn}
\index{famiglia!di eventi indipendenti}
Una famiglia di eventi $\{A_i\}_{i \in I}$ è detta \textbf{mutuamente indipendente} se, $\forall J \subseteq I$ (con $J$ insieme finito):
$$\PP \left( \bigcap\limits_{i \in J} A_i \right) = \prod \limits_{i \in J} \PP \left( A_i \right)$$
\end{defn}
\begin{ese}
Sia $I = \{1, 2, 3\}$. Gli insiemi $\{A_1, A_2, A_3\}$ sono mutuamente indipendenti se e solo se:
\begin{gather*}
\begin{cases}
\PP (A_1, A_2) = \PP (A_1) \cdot \PP (A_2) \\
\PP (A_2, A_3) = \PP (A_2) \cdot \PP (A_3) \\
\PP (A_1, A_3) = \PP (A_1) \cdot \PP (A_3) \\
\PP (A_1, A_2, A_3) = \PP (A_1) \cdot \PP (A_2) \cdot \PP (A_3)
\end{cases}
\end{gather*}
La quarta proprietà non è ricavabile dalle altre e comporta, ad esempio, $A_1 \cap A_2 \indep A_3$.
Non basta dunque l'indipendenza tra i singoli insiemi per garantire la mutua indipendenza della famiglia.
Similmente, l'ultima proprietà non implica necessariamente le prime tre.
\end{ese}
\subsection{Proprietà della probabilità condizionata}
\begin{teob}[\JPTh{3.2}]
Siano $B \in \Ac$ e $\PP$ probabilità su $\Ac$, con $\PP(B) > 0$. \\ Allora la \textit{funzione} $\PP(\, \bigcdot \, | B)$ è una misura di probabilità su $\Ac$:
$$\PP(\, \bigcdot \, | B): \Ac \to [0, 1], \qquad A \mapsto \PP(A|B) = \frac{\PP(A,B)}{\PP(B)}$$
\end{teob}
\begin{dimo}
La probabilità dell'intero dominio è:
$$\PP(\Omega | B) = \frac {\PP(\Omega , B)} {\PP(B)} =
\frac {\PP(B)} {\PP(B)} = 1$$
Dimostriamo ora che $\PP(\, \bigcdot \, | B)$ è $\sigma$-additiva.
Siano $A_n \in \Ac, \; \enspace n \in \NN,\enspace A_k \cap A_l = \varnothing \enspace \forall k \neq l$. Allora:
\begin{align*}
\PP \left( \bigcup\limits_{n=1}^{{+\infty}} A_n \>\middle|\> B \right)
&= \frac {\PP(\bigcup A_n, B)} {\PP(B)}
= \frac {\PP(\bigcup (A_n, B))} {\PP(B)}\\
&= \frac {\sum \PP(A_n, B)} {\PP(B)}
= \sum\limits_{n=1}^{{+\infty}} \PP(A_n | B)
\end{align*}
$\PP$ rispetta dunque le proprietà di una probabilità, come da tesi. \qedhere
\end{dimo}
\smallskip
\begin{nb}
Essendo $\PP(\, \bigcdot \, | B)$ una probabilità, vale la proprietà $\PP(A^C | B) = 1 - \PP(A | B)$.
Tuttavia, in generale, $\PP(A | B^C) \neq 1 - \PP(A | B)$, perché
$\PP(\, \bigcdot \, | B)$ è definito con un $B$ fissato.
\end{nb}
\medskip
\begin{coro}
\label{dimo-bayes}
Se $\PP(A), \PP(B) > 0$, allora si ha:
$$
\PP(A | B)
= \frac {\PP(A, B)} {\PP(B)}
= \frac {\PP(A, B)} {\PP(B)} \cdot \frac {\PP(A)} {\PP(A)}
= \PP(B | A) \cdot \frac {\PP(A)} {\PP(B)}
$$
\end{coro}
In questo modo è possibile scambiare l'ordine degli eventi, trasformando $A$ da evento condizionato a evento condizionante.
\bigskip
\begin{ese}
Consideriamo un test clinico somministrato a una popolazione
in cui la malattia ha una probabilità dell'1\% di comparire.
Il test non è affidabile al 100\%: si ha una probabilità di falsi positivi del
5\% e del 2\% di falsi negativi.
Qual è la probabilità che un
individuo sia malato se il test ha dato esito positivo?
Siano $S$ l'evento ``individuo sano'', $M$ l'evento ``individuo malato'',
$N$ l'evento ``esito del test negativo'', $P$ l'evento ``esito del test positivo''.
Considerata la $\sigma$-algebra $\Ac = \sigma(M, P)$, i dati allora si
scrivono come: $\PP(M) = 0.01$, $\PP(P|S) = 0.05$, $\PP(N|M) = 0.02$,
da cui $\PP(S) = 0.99$, $\PP(N|S) = 0.95$, $\PP(P|M) = 0.98$.
Dunque:
$$
\PP(M|P) = \frac {\PP(M, P)} {\PP(P)}
= \frac {\PP(M) \cdot \PP(P|M)}
{\PP(M) \cdot \PP(P|M) + \PP(S) \cdot \PP(P|S)} = 0.1653 = 16.53\% $$
\end{ese}
\begin{defn}
\index{partizione}
Siano $A_k \in \Ac, k \in I$ con $I$ discreto.
$(A_k)_{k \in I}$ è detto \textbf{partizione} di $\Omega$ se:
\begin{itemize}
\item $A_k \cap A_l = \varnothing \enspace\forall k \neq l$;
\item $\bigcup\limits_k \, A_k = \Omega$;
\item $\PP(A_k) > 0 \enspace\forall k$.
\end{itemize}
\end{defn}
\medskip
\begin{teob}[\JPTh{3.3}]
Siano $A_1, \, \dots, \, A_n \in \Ac$, con $\PP(A_1, \, \dots, \, A_n) > 0$. Allora si ha che:
$$\PP(A_1, \, \dots, \, A_n) = \PP(A_n \, | \, A_1, \, \dots, \, A_{n-1})
\cdot \PP(A_{n-1} \, | \, A_1, \, \dots, \, A_{n-2}) \cdots
\PP(A_2 \, | \, A_1) \cdot \PP(A_1)$$
\end{teob}
\smallskip
\begin{dimo}\belowdisplayskip=-13pt
\Fixvmode
\begin{enumerate}
\item $\PP(A_k \, | \, A_{k-1}, \dots, A_1)$ è ben definito
$\,\forall k = 1,\dots,n$. \\*
Infatti $A_1 \cap \dots \cap A_{k-1} \supseteq A_1 \cap \dots \cap A_n$,
e dunque:
$$\PP(A_1, \, \dots, \, A_{k-1}) \geq \PP(A_1, \, \dots, \, A_n) > 0$$
\item
Dimostriamo ora l'uguaglianza.
\begin{align*}
\PP(&A_n \, | \, A_1, \, \dots, \, A_{n-1})
\cdot \PP(A_{n-1} \, | \, A_1, \, \dots, \, A_{n-2}) \cdots
\PP(A_2 \, | \, A_1) \cdot \PP(A_1) \\[4pt]
&= \frac {\PP(A_n, \, \dots, \, A_1)} {\cancel{\PP(A_{n-1}, \, \dots, \, A_1)}}
\cdot \frac {\cancel{\PP(A_{n-1}, \, \dots, \, A_1)}} {\cancel{\PP(A_{n-2}, \, \dots, \, A_1)}}
\cdots
\frac {\cancel{\PP(A_2, A_1)}} {\cancel{\PP(A_1)}}
\cdot \cancel{\PP(A_1)} \\[4pt]
&= \PP(A_n, \, \dots, \, A_1)
\end{align*}\qedhere
\end{enumerate}
\end{dimo}
\medskip
\begin{teo}[formula delle probabilità totali \JPTh{3.4}]
\index{probabilità totali, formula delle}
Siano $\Dom$ spazio di probabilità,
$(E_n)_n$ partizione discreta di $\Omega$, $A \in \Ac$. Allora:
$$
\PP(A) = \sum\limits_n \PP(A, E_n)
= \sum\limits_n \PP(A\,|\,E_n) \cdot \PP(E_n)
$$
\end{teo}
\begin{dimo}\belowdisplayskip=-20pt
Poiché $(A \cap E_k) \cap (A \cap E_l) = \varnothing \ \forall k \neq l$:
\begin{align*}
\PP(A) &= \PP(A \cap \Omega)
= \PP \left(A \cap \left(\bigcup\limits_n E_n\right) \right)
= \PP \left(\bigcup\limits_n \left(A \cap E_n\right) \right)\\
&= \sum\limits_n \PP (A \cap E_n)
= \sum\limits_n \PP (A \,|\, E_n) \cdot \PP (E_n)
\end{align*}\qedhere
\end{dimo}
\medskip
\begin{teo}[formula di Bayes \JPTh{3.5}]
\index{Bayes, formula di}
Siano $\Dom$ spazio di probabilità,
$(E_n)_n$ partizione discreta di $\Omega$,
$A \in \Ac, \PP(A) > 0$. Allora:
$$
\PP(E_k \,|\, A)
= \frac {\PP(A \,|\, E_k) \cdot \PP(E_k)} {\PP(A)}
= \frac
{\PP(A \,|\, E_k) \cdot \PP(E_k)}
{\sum\limits_n \PP(A \,|\, E_n) \cdot \PP(E_n)}
$$
\end{teo}
La prima uguaglianza è il corollario \ref{dimo-bayes}.
La seconda uguaglianza è una semplice conseguenza della formula delle probabilità
totali.
\begin{teo}
Sia $(A_n)_n$ una partizione discreta di $\Omega$, e sia $\Ac = \sigma(A_n : n \in I)$, con $I$ insieme arbitrario di indici. \\
Allora $\exists! \ \PP $ su $(\Omega,\Ac)$, con $ \PP(A_n) = p_n \enspace \forall n \in I$, tale che $p_n \ge 0$ e $\sum_{n\in I}p_n = 1$;
ovvero, una misura di probabilità $\PP$ su $(\Omega,\Ac)$ è \emph{caratterizzata} dai $\PP(A_n)$ con $n \in I$.
%Fabrizio, che diavolo è \varphi? Sistema (Br1)
%mi sembra ridondante ma magari mi sbaglio, se è ridondante eliminiamo uno dei due punti (SSL)
%Vero, la riformulo meglio (Br1)
\end{teo}
\begin{teo}
Siano $(A_n)_n$ e $(B_k)_k$ partizioni discrete di $\Omega$. \\
Siano inoltre:
\begin{itemize}
\item $p_n$ tale che $p_n \ge 0 \enspace \forall n$ e $\sum_{n}p_n = 1$;
\item $q_{k|n}$ tale che, $\forall n \in \NN$ fissato, $q_{k|n} \ge 0 \enspace \forall k$ e $\sum_{k}q_{k|n} = 1$.
\end{itemize}
Allora $\exists!$ $ \PP$ su $\sigma((A_n)_n,(B_n)_n)$ tale che, $\forall n,k \in \NN$, si ha che:
$$\PP(A_n) = p_n \quad \text e \quad \PP(B_k | A_n) = q_{k|n} \enspace $$
\end{teo}
\begin{ese}
Tre carte: la carta 1, nera su entrambi i lati, la carta 2,
bianca su entrambi i lati, e la carta 3, con un lato bianco e uno nero.
Pesco una carta e la poggio sul tavolo e il lato superiore è nero.
Qual è la probabilità che il lato inferiore sia nero?
Considero gli eventi $B$ ``lato superiore bianco'', $N = B^C$ ``lato superiore nero'',
$A_i$ ``esce la carta $i$-esima''. $\{N, B\}$ e $\{A_1, A_2, A_3\}$ sono due partizioni
di $\Omega$. Definiamo $\Ac = \sigma(A_1, A_2, A_3, N, B)$. Allora:
\begin{align*}
&\PP(A_1) = \frac 1 3 \quad
&&\PP(B | A_1) = 0 &&\PP(A_1, B) = 0 \\
&&&\PP(N | A_1) = 1 &&\PP(A_1, N) = \frac 1 3 \\
&\PP(A_2) = \frac 1 3 \quad
&&\PP(B | A_2) = 1 &&\PP(A_2, B) = \frac 1 3 \\
&&&\PP(N | A_2) = 0 &&\PP(A_2, N) = 0 \\
&\PP(A_3) = \frac 1 3 \quad
&&\PP(B | A_3) = \frac 1 2 &&\PP(A_3, B) = \frac 1 6 \\
&&&\PP(N | A_3) = \frac 1 2 &&\PP(A_3, N) = \frac 1 6 \\
\end{align*}
Quindi possiamo calcolare $\PP(A_1|N)$ come:
\begin{align*}
\PP(A_1|N)
&= \frac {\PP(N|A_1) \cdot \PP(A_1)} {\PP(N)}\\
&= \frac
{\PP(N|A_1) \cdot \PP(A_1)}
{\PP(N|A_1) \cdot \PP(A_1)
+ \PP(N|A_2) \cdot \PP(A_2)
+ \PP(N|A_3) \cdot \PP(A_3)}
\end{align*}
Sostituendo i valori numerici si ottiene ${\frac 1 3}/{\frac 3 6} = \frac 2 3$.
\end{ese}
\cleardoublepage